Come ingrandire il seno e non solo.
Dott. Montemurro risponde

Sono sempre meno le donne che decidono di effettuare la mastoplastica additiva con l’idea di avere un seno molto voluminoso, così come andava di moda agli albori della chirurgia plastica. Mentre sono invece sempre più numerose quelle che decidono di rifarsi il seno per ripristinare il volume perduto a seguito di gravidanze o perdite di peso, o quelle donne che hanno un seno molto piccolo e sono alla ricerca di un decolté più femminile per sentirsi più a proprio agio con il proprio corpo.

Attraverso questo spazio, dove rispondo a domande frequenti quali “come ingrandire il seno?” o “quanto costa rifare il seno?”, mi rivolgo proprio a questa categoria di donne, alla ricerca di una mastoplastica additiva che doni loro un risultato proporzionato e non volgare, per migliorare il proprio benessere.

Rifarsi il seno riduce la sensibilità del seno?

Subito dopo l’intervento di mastoplastica additiva si può avere una riduzione della sensibilità di una parte del seno, solitamente quella vicino alla cicatrice. Nella grande maggioranza dei casi tuttavia, la sensibilità del seno torna a normalizzarsi con il tempo.

Quanto dura il recupero dopo la mastoplastica?

La convalescenza dopo la mastoplastica additiva è generalmente piuttosto breve. È necessario rimanere a riposo per qualche giorno, evitando di fare sforzi soprattutto con le braccia. Per chi ha un lavoro di ufficio, è possibile rientrare circa una settimana dopo l’operazione mentre è bene programmare una assenza di due-tre settimane per chi effettua lavori fisicamente impegnativi. Durante la convalescenza è comunque possibile iniziare a fare passeggiate tranquille sin dal giorno successivo la mastoplastica additiva.

Per la mastoplastica addittiva è preferibile l’anestesia locale o totale?

È sconsigliato effettuare un intervento di mastoplastica additiva in anestesia locale, senza la presenza di un anestesista. Contrariamente a quanto si possa pensare, un intervento in anestesia generale è infatti molto più sicuro. Essendo addormentata, la paziente è sottoposta a uno stress molto minore e l’anestesista ha il pieno controllo di tutti i parametri durante l’operazione.

Cosa fare prima di rifarsi il seno?

Nei giorni precedenti un intervento di mastoplastica additiva si possono svolgere le normali attività, sia lavorative che sportive. È però fondamentale smettere completamente di fumare un mese prima dell’operazione poiché il fumo aumenta notevolmente i rischi di infezione e di cattiva cicatrizzazione. Chiunque sia in buone condizioni di salute può affrontare questa operazione. Fa eccezione chi non è maggiorenne e chi è in stato di gravidanza, in questi casi non è possibile rifarsi il seno.

Quanto fa male rifarsi il seno?

Se effettuata da un chirurgo esperto, la mastoplastica additiva non è un intervento doloroso. Grazie alle più avanzate tecniche operatorie, le cose sono infatti cambiate rispetto a molti anni fa. Al giorno d’oggi è normale avere un dolore da lieve a moderato solo per alcuni giorni dopo la mastoplastica additiva.

Mastoplastica additiva cicatrice: rifarsi il seno senza si può?

Qualsiasi intervento chirurgico lascia una cicatrice e la mastoplastica additiva non fa eccezione. Non esiste purtroppo la possibilità di rifarsi il seno senza cicatrici anche se queste sono generalmente molto corte e ben nascoste nel solco sotto il seno, che le rende assai poco visibili.

Come sono fatte le protesi al seno per la mastoplastica additiva?

Le protesi di ultima generazione che vengono utilizzate nella mastoplastica additiva sono fatte di gel di silicone. Non contengono materiale liquido come accadeva negli anni passati, garantendo quindi una maggior sicurezza. Anche in caso di rottura infatti, il silicone rimane all’interno dell’involucro della protesi, senza colare al di fuori di essa.

Intervento mastoplastica additiva: quanto dura?

Con le moderne tecniche di chirurgia plastica, la mastoplastica additiva è oggi un intervento rapido, con una durata variabile dai 30 ai 60 minuti, in base alla complessità del caso e all’esperienza del chirurgo. Un intervento di breve durata si associa generalmente anche a un recupero più rapido.

Mal di schiena mastoplastica additiva: quando scompare?

A seguito della necessità di limitare i movimenti e di dormire sulla schiena nei giorni subito successivi la mastoplastica additiva, molte pazienti lamentano un fastidioso mal di schiena. Questo generalmente sparisce da solo nel momento in cui si ha la possibilità di cominciare a muoversi un po’ di più.

Rifarsi il seno due volte? La mastoplastica additiva secondaria

Le protesi che durano tutta la vita non esistono, sebbene alcuni chirurghi dicano di usarle. Se ci fossero delle protesi che si possono tenere nel corpo per sempre, tutti le userebbero ovviamente. La mastoplastica additiva secondaria non è altro che un intervento di sostituzione della protesi, una operazione cioè grazie alla quale le vecchie protesi al silicone vengono cambiate e ne vengono inserite di nuove.

Rifarsi il seno dopo dimagrimento? Mastoplastica additiva dopo perdita di peso

Molte donne decidono di effettuare un intervento di mastoplastica additiva dopo un dimagrimento. Perdere molto peso si associa infatti spesso anche a uno svuotamento del seno, che può diminuire di volume proprio a causa dei tanti chili persi. Con mastoplastica additiva e l’inserimento di una protesi si riesce in molti casi a restituire al seno quella pienezza e quella consistenza che sono state perdute a causa del dimagrimento.

Rifarsi il seno prima o dopo la gravidanza?

Non c’è una regola precisa su quando sia il momento migliore per effettuare un intervento di mastoplastica additiva, se prima o dopo una gravidanza. Ragazze molto giovani che non hanno alle viste l’idea di avere figli nel breve periodo ma che non si sentono a proprio agio con il proprio seno, possono sicuramente beneficiare da un intervento di mastoplastica additiva. Per quelle donne che pianificano di avere una gravidanza nel giro di qualche mese, è invece meglio attendere ed effettuare la mastoplastica additiva in un secondo momento. Non è comunque vero che dopo gravidanza e allattamento il seno di chi ha effettuato una mastoplastica additiva in precedenza sia da rifare necessariamente o che le protesi siano da cambiare.

Quando scende il seno dopo la mastoplastica additiva?

Subito dopo l’intervento di mastoplastica additiva il seno si presenta generalmente duro e piuttosto gonfio. Dopo qualche settimana, il gonfiore tende gradualmente a scomparire e il seno comincia ad ammorbidirsi. In un lasso di tempo stimabile tra i tre e i sei mesi, il seno si assesta definitivamente risultando naturale e morbido al tatto.

Seno rifatto protesi a goccia o protesi tonde?

Le protesi utilizzate per la mastoplastica additiva possono essere anatomiche (cosiddette “a goccia”) oppure rotonde. In linea di massima è possibile dire che le protesi a goccia riescono a dare un aspetto più naturale mentre le protesi tonde garantiscono generalmente una maggior pienezza della parte superiore del seno.

Chi ha le protesi al seno può fare la mammografia?

Una mastoplastica additiva bene eseguita non interferisce minimamente con la possibilità di effettuare la mammografia per la ricerca del tumore al seno. La protesi al silicone viene infatti posizionata al di sotto di tutte le strutture del seno, che saranno quindi completamente visibili duranti gli esami di controllo.

Sono morbide le protesi al seno? Quali sono le protesi più morbide per la mastoplastica additiva?

Le protesi al silicone di ultima generazione sono molto diverse da quelle che venivano utilizzate in passato per la mastoplastica additiva. Oltre ad essere più sicure, sono anche molto più morbide e riescono a donare al seno un risultato molto naturale.

Rifarsi il seno senza chirurgia, la mastoplastica additiva non chirurgica

Sfortunatamente non esiste nessun modo per aumentare le dimensioni del seno senza ricorrere a un intervento chirurgico. La mastoplastica additiva con l’inserimento di protesi al silicone rimane ad oggi l’unica opzione davvero valida. Il lipofilling, ovvero il trasferimento del proprio grasso all’interno del seno, è una metodica che si è rivelata molto poco affidabile e con risultati insoddisfacenti.

Cosa indossare dopo la mastoplastica additiva? Quale reggiseno dopo la mastoplastica additiva?

Dopo l’intervento di mastoplastica additiva è necessario indossare un reggiseno sportivo oppure un reggiseno contenitivo, generalmente del modello indicato dal chirurgo presso cui si è effettuata l’operazione. Questo reggiseno deve venire indossato per 6-8 settimane, con lo scopo di sostenere il seno durante la prima fase della guarigione.

Risultati mastoplastica additiva: quando sono visibili?

Generalmente è possibile apprezzare il risultato definitivo circa 3-6 mesi dopo la mastoplastica additiva. Il seno deve infatti avere il tempo di assestarsi dopo l’intervento e impiega qualche mese prima di farlo del tutto.

Cosa succede quando si rompe una protesi al seno? Come vedere se una protesi è rotta?

La rottura delle protesi al silicone è un evento alquanto raro dopo la mastoplastica additiva, ma può accadere. L’unico modo per vedere se una protesi sia o meno intatta, è effettuare una ecografia oppure una mammografia. Tuttavia, una protesi rotta si accompagna generalmente anche a un cambio della forma e della consistenza del seno.

Cos’è la contrattura capsulare?

Il fenomeno della contrattura capsulare è una delle complicanze più conosciute della mastoplastica additiva. Si tratta di una situazione nella quale il corpo produce del tessuto cicatriziale attorno alla protesi (una capsula) che stringe la protesi stessa, rendendo il seno duro al tatto. Non è una situazione pericolosa ma richiede spesso un nuovo intervento nel quale si vada a sostituire la protesi incapsulata.

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Se stai cercando un chirurgo plastico esperto nella mastoplastica additiva, sono a tua completa disposizione per rispondere a domande e dubbi, o fissare un incontro nel mio studio per conoscerci di persona.

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